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In questi tempi strani, dove la paura sta dilagando, dove non solo i rapporti ed i contatti umani vengono sconsigliati, sterilizzati e resi al minimo, un’altra paura s’insinua: la paura della solitudine e dell’ignoto.
Non siamo abituati a stare da soli con noi stessi, in silenzio, ad abbandonare le nostre abitudini e le abitudini sociali.
Dedichiamo tempo a noi stessi ed in noi stessi
Questo può spaventare, ma può anche essere un’opportunità. Abbiamo del tempo e dello spazio vuoto, senza poterlo riempire con il mondo esterno e, se spegniamo la TV per un po’ potremmo veramente dedicare un po’ di tempo a noi stessi ed in noi stessi.
Potremmo soffermarci su questi momenti, approfittando per connetterci con ciò che ci sta intorno e che possiamo sperimentare con i nostri sensi: il sapore di un frutto, il silenzio, l’osservazione dei nostri pensieri.
E quando ci laviamo le mani, non facciamolo con paura o timore, ma anche qui ascoltando la sensazione delicata del tepore dell’acqua calda, la consistenza del sapone che usiamo. Creiamo in questi gesti una consapevolezza che poteva esserci preclusa in quanto presi dalla fretta e da mille altri pensieri.
Potremmo occuparci di qualcosa che da tempo trascuravamo, immergerci in uno spazio di solitudine che significa compagnia di sé stessi.
Il primo modo per poter entrare con serenità nella compagnia di sé stessi è riprendere contatto con il proprio respiro. Accorgerci che stiamo respirando e di come stiamo respirando.
Questo virus, che colpisce proprio le vie aeree e dunque in qualche modo questo canale privilegiato che abbiamo, non crea solo separazione, ma ci riporta ad osservare come stiamo respirando. Tutti stiamo ponendo maggiore attenzione al nostro respiro, se stiamo tossendo, quanto spesso, o se il nostro respiro è pesante o leggero, non è vero?
Ora, senza angoscia, ascoltiamo il suono o il movimento interno del respiro, senza giudicarlo, ogni passo, ogni momento ha un suo respiro, ogni emozione.
Utilizziamo ciò che abbiamo adesso, ciò che ci viene offerto in questi giorni come un’offerta, non come qualcosa che ci viene tolto.
Torniamo all’essenziale: il respiro
Possiamo fare insieme in questo periodo questo percorso: ho deciso infatti di mettermi a disposizione con Respiro in rete , un gruppo di respiro gratuito in cui insieme, attraverso il respiro, potremo trasformare le nostre paure, trovare uno spazio di quiete, scoprire nuove parti di noi di noi stessi, personalmente e collettivamente.
Attraverso il respiro rafforzeremo inoltre il nostro sistema immunitario ed il nostro organismo.
Cosa accadrebbe se tutti, invece della paura, vivessimo con maggiore consapevolezza in queste settimane? Non sarebbe un modo fantastico di riappropriarci di noi stessi? Dei nostri ritmi, del nostro respiro, dei nostro benessere, per poi tornare di nuovo tutti insieme ad un nuovo livello di equilibrio, una volta che la situazione si sarà placata?
Il mio augurio è che noi tutti viviamo con una maggiore serenità gli spazi ed i silenzi che sono solo di apparente separazione.
Perché più siamo in contatto con noi stessi, più siamo uniti al mondo intero.